Specializzazione, traduzione ed esperienza

Specializzazione, traduzione ed esperienza, come presentarle?
Intagliatrice | © Philipp Lublasser

Specializzazione, traduzione ed esperienza formano la miscela di abilità con le quali presentarsi ai clienti. L’esperienza non sostituisce la competenza: conoscere a fondo la materia di specializzazione è la marcia in più che fa la differenza, oggi più che mai, su un mercato altamente competitivo. Il quesito della lettrice si riferisce al settore legale, ma la risposta vale per tutti i settori.


Come si fa ad acquisire esperienza come traduttori in campo giuridico con un background formativo non necessariamente di settore (nel mio caso, una laurea in diplomazia e una in traduzione tecnica)? Gli studi legali fanno ricorso a traduttori freelance in caso di bisogno? Mi chiedo se sia una buona idea o piuttosto una perdita di tempo inviare curriculum a tappeto a studi legali vari… c’è un modo di sapere quali tra i tanti svolgano più spesso pratiche internazionali? Saluti. Lara.

L’importanza della formazione della materia di specializzazione

Corso: Il diritto per tradurre»
Il corso di Luca Lovisolo
per la traduzione giuridica

Il quesito (originale >qui) si riferisce al settore legale, ma la risposta non vale solo per il diritto: per svolgere la professione di traduttore giuridico serve una formazione giuridica. So bene che questo asserto non incontra il favore di molti traduttori, che crescono ormai da decenni secondo percorsi che relegano la formazione di merito (cioè quella nella materia di specializzazione) a un ruolo accessorio.

La laurea della lettrice dovrebbe già contenere una base di formazione giuridica: potrebbe non essere difficile costruirci sopra il resto, i modi oggi sono praticamente infiniti. Non è necessario acquisire la formazione di un avvocato o di un giudice: è indispensabile, però, saper riconoscere le fattispecie, saper analizzare e classificare i testi, utilizzare con sicurezza le fonti del diritto. Quanto all’esperienza, può venire confrontandosi con i testi, provando a tradurre per proprio interesse, frequentando i tanti corsi con esercitazioni di traduzione giuridica che popolano il settore della formazione per traduttori, lavorando qualche tempo in uno studio legale.

Per quanto riguarda i potenziali clienti, ormai anche i più piccoli studi legali devono essere in grado di affrontare pratiche internazionali, almeno a livello europeo. Proprio gli studi medio-piccoli possono avere più facilmente bisogno di un traduttore indipendente, poiché quelli più grandi, o già rivolti alle pratiche internazionali, provvedono sempre più spesso con personale interno. Anche questi, però, possono avere bisogno di professionisti esterni nei momenti di maggior lavoro o per le lingue meno usuali. Non è bene fare esclusioni, perciò.

Legga anche: Come diventare traduttore giuridico

Specializzazione, traduzione ed esperienza: funziona ancora il curriculum?

Sembra poco adeguata, oggi, la scelta di inviare il classico curriculum: vi sono ormai mezzi più efficaci per allacciare relazioni commerciali come liberi professionisti. Non è possibile dare indicazioni dettagliate in poche righe, ma in breve si può dire che strumenti come LinkedIn, Xing (particolarmente se lavora con il tedesco) e anche Facebook, se usato correttamente, valgono più del curriculum, se sfruttati con una strategia efficace. Integrati da un buon sito Internet o da un blog ben curato, permettono di acquisire contatti qualificati e duraturi. Se si desidera uno strumento più tradizionale di presentazione, al posto del curriculum consueto è forse consigliabile realizzare un profilo personale più completo ed essenziale nei contenuti, pensando alle esigenze del cliente.

Guardando alla formazione della lettrice, sovviene un’indicazione che può valere anche per altri: perché cercare di lavorare come traduttrice giuridica, se questa competenza forse non è tra le principali del proprio curriculum studiorum? Potrebbe essere più semplice partire dal proprio piano di studi, dalle competenze già acquisite con la laurea, e avviare la propria professione di traduttore facendo leva su quelle.

Se si vuole raggiungere una clientela qualificata, disposta a riconoscere adeguatamente il lavoro del traduttore, oggi la prima competenza da mettere in vista è quella nella materia di specializzazione, non certo quella linguistica, che nel traduttore è data per scontata.

(Articolo pubblicato in originale il 21.7.2015, ripubblicato con aggiornamenti il 13.4.2021)

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Luca Lovisolo

Lavoro come ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali. Il mio corso «Capire l'attualità internazionale» accompagna chi desidera comprendere meglio i fatti del mondo. Con il corso «Il diritto per tradurre» comunico le competenze giuridiche necessarie per tradurre testi legali da o verso la lingua italiana.

Commenti

  1. Lara Innesti ha detto:

    Grazie Sig. Lovisolo, come sempre un contributo utilissimo!
    Saluti,
    Lara

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Luca Lovisolo

Lavoro come ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali. Con le mie analisi e i miei corsi accompagno a comprendere l'attualità globale chi vive e lavora in contesti internazionali.

Tengo corsi di traduzione giuridica rivolti a chi traduce, da o verso la lingua italiana, i testi legali utilizzati nelle relazioni internazionali fra persone, imprese e organi di giustizia.

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